Revisione Contabile Condominiale

Secondo quanto stabilito nella legge di riforma del condominio, l’assemblea dei condomini può nominare anche per più di un’annualità un revisore contabile che si occupi di verificare in maniera scrupolosa la contabilità del condominio. Ma qual è il compito di questa figura e quando si rende necessaria?

Il revisore condominiale analizza la situazione del condominio in un determinato momento, per controllare la correttezza dei pagamenti effettuati. Inoltre, garantirà una equa ripartizione delle spese e si assicurerà che ogni condomino abbia versato la propria quota.

Il revisore dei conti del condominio svolge un ruolo di tutela del patrimonio condominiale e immobiliare. Al contrario di quanto si può pensare non è una persona preposta a denigrare l’operato dell’amministratore di condominio. Anzi, è un suo valido collaboratore. Entrambi i professionisti andranno a redigere un documento contabile, così come stabilito dal Codice Civile, all’interno del quale verranno approfonditi e raccontati i fatti amministrativi e di contabilità del periodo oggetto della revisione. Il revisore controllerà i conti, ma non entrerà nel merito della verifica delle scelte, anche se errate, approvate dall’assemblea.

Questa nuova figura, prevista dall’articolo 1130-bis c.c., ha il compito di disciplinare la contabilità del condominio, tutelando la correttezza dei bilanci e coinvolgendo i condomini nelle operazioni di verifica dei conti. Permangono zone d’ombra nell’azione della verifica e nelle finalità delle consulenze. Nel momento in cui gli amministratori di condominio propongono il servizio di revisione contabile condominiale vi sono tutta una serie di limitazioni che differiscono in base al contesto e alla situazione in cui il revisore si ritrova ad agire.

Più precisamente, questo significa che se un servizio di revisione riguarda contabilità già presentate ed approvate dall’assemblea, il ruolo di questo professionista tocca soltanto i parametri di fondatezza e di congruità, ma non le scelte intraprese, a partire da come le spese sono state ripartite. Anche se lo fossero state in modo erroneo. Il discorso cambia a fronte di verifiche dove sono coinvolte annualità con bilancio mai presentato e, di conseguenza, mai approvato. In questo caso, il revisore contabile può andare anche oltre il classico accertamento a livello di legittimità. Motivo per cui, la sua verifica sarà orientata a stabilire se i criteri, con cui le spese sono state ripartite, risulteranno corretti.

La sua nomina non viene necessariamente effettuata in base a scelte di terze parti, infatti, chiunque può far presente durante un’assemblea di condominio, di possedere un candidato adeguato a ricoprire questo ruolo. Il revisore condominiale, una volta nominato, si occuperà della verifica dell’operato dell’amministratore di condominio e revisionerà i conti informando i condomini sullo stato del bilancio.

Come specificato dall’art. 1130-bis “l’assemblea di condominio può in qualsiasi momento o per più annualità specificatamente identificate, nominare un revisore che verifichi la contabilità del condominio. La deliberazione è assunta con la maggioranza prevista per la nomina dell’amministratore e la relativa spesa è ripartita tra tutti i condomini sulla base dei millesimi di proprietà”.

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